Sospiro sin dal mattino,
quando mi ritrovo sveglia
a trattenere frammenti
di sogni che svaniscono rapidi.
Proseguo e sospiro
misurando la distanza
fra realtà e desiderio,
spazio pressoché incolmabile.
Di pomeriggio ricomincio a sospirare
come sintesi degli affanni
accumulati scalando la giornata.
Alla sera, correggendo gli ultimi compiti,
è già tardi, mi si chiudono gli occhi, eppure...
il sospiro è reazione paziente
alla stanchezza e ai capricci dei bambini
che si attardano per casa
reclamando ancora attenzioni.