L'amore di lontano

Voglio una nuvola rosa
che mi faccia sognare
trascinandomi lontano,
voglio un istante rubato
fra le pieghe dei dolori quotidiani,
voglio un sorriso con gli occhi
la mattina
che invada i miei pensieri,
voglio un abbraccio caldo
nella tua voce
vorrei gesti di fantasia
ma anche promesse di poesia.

A Dona

Vorrei
che fossi in paradiso
per poter vederti brillare
col primo sole del mattino

la tua risata gustosa
i tuoi occhi che ridono
la tua voce piccolina
che mi scherza
come fossi ancora una bambina.

Eppure non sei qui!
non ti posso più abbracciare
non ti posso parlare
per non parere pazza.

E oggi ancora penso a quella pizza
che non ci siamo potute gustare insieme
per quel tuo compleanno,
che si aggiunge a tutte quelle chiacchiere vivaci
e a quei dolci consigli che mi mancano così tanto!

Buon compleanno Dona, amica mia
ovunque tu sia!

Indimenticabile

Cerco un amore sepolto

mai dimenticato…

Quegli occhi portavo nascosti

sotto la coperta

del mio cuore

Non ho resistito

per colpa di un istinto fatale

sogno della mia vita

che nasce da un ricordo di gioventù

e si arricchisce di emozioni castigliane,   

non mi spaventa il tempo dell’attesa di te!

Sola

Incredibile la solitudine
Di colui che non conosce amore
Neanche un albero in una radura sembra sentirsi più solo
Né le risa dei bambini
Né le parole amiche
Qualche volta
Bastano
A risvegliare
La vita
In un tronco
Spesso di corteccia;
File di formiche
Percorrono
Le sue ferite
Come strade nel deserto.

Nuove luci

Nuove luci
si accendono
A sera
Come piccoli fuochi
Nella terra del ghiaccio
Estremi baluardi di vita
Nella glaciazione
Dei sentimenti
Ove tu hai portato
Il disgelo,
mio Principe!

La linea della vita

Nella mia mano
Leggo una linea...
Che solca il palmo
Al centro
E si divide in due
Come un fuscello
Dei cercatori d'acqua
Come se
nel mezzo della vita
Avessi due strade
della stessa lunghezza
Ma una più nitida,
consapevole,
L'altra più incerta
Quasi scompare.
Se non voglio svanire,
Ora
so
su quale camminare.

Smarrita

Attendo...
Arriverà il treno...

da ore
passo
in rassegna
i social:

non c'è traccia di te!

Smarrita la realtà,

rinuncio a me.

Ricominciare (a piece of art)

C'è chi ricomincia
dove qualcun altro ha lasciato
Riprendere le redini
della vita come un seguito
di segmenti disgiunti

Imparare a vivere
senza armonia di continuità
Le illusioni infantili
decadono

L'esistenza
quasi mai
è un filato liscio
senza interruzioni
Si spezza e
si ricongiunge

Per portare a termine
ogni singolo manufatto
artigianale
dell'esperienza terrena
molti tessono
altri cuciono
insieme
i pezzi.

È un impegno
corale
dell'intera umanità.

Sonnolenza

Si chiudono come saracinesche
di sera gli occhi miei
sui compiti da correggere

Lo sguardo fugge via gli errori

Come in trance
mi appaiono facce amiche
e ci parlo
Realtà e visione si mescolano.
Cosa è vero e cosa rimane?

Un altro treno

Quel giorno
Ha perso il treno
Attardandosi col suo io
Ha creduto di poter giocare
Fuggendo
da chi lo ha amato.
Lontano l'ho cercato,
Ma nemmeno la brama di amore
Lo ha fermato.

Fuori

Fuori lo sguardo volgeva

il cardellino

Ma chiuso era
il cancellino

E fuggir non si poteva

Un soffio di vento

Busso' alla finestra mia

Spalancando la gabbia 

in modo violento

Assai sorpreso allora quello

Sbatte' l'ali un poco spaventato 

voló via tutto impacciato

Poi pensò che era davvero bello!

presto si accorse di essere rinato 

Sotto controllo

Conduco una vita
da prigioniera
Mi osserva il figlio
Criticando con ironia
La mia ora d'aria.
La madre brontola
Non riconosce
il mio desiderio
Il marito fugge
davanti alla tv,
ma intanto accusa
la mia distrazione
sotto processo.

Correzioni

Con la biro rossa

disegnerei rimedi

per gli errori di gioventù...

sui lenzuoli bianchi,

riscrivendo 

interi paragrafi

della mia vita.

Ancora non è finita

La strada

Quanti pensieri ci stanno in un attimo?
Confusa
osservo i piatti
posati alla rinfusa nell'acquaio...

In disordine
si accumulano i crucci
accanto ai desideri più veri.

Cerco una strada fra i miei sogni...
Oggi come ieri.

Sepolto nell'oblio

Batte forte i piedi a terra
Sbraita colei che ti ha perduto
Non si torna indietro
Non è consentito
Bussa contro il muro,
vedova di te,
Restio,
sepolto nell'oblio
Ti nascondi ai suoi richiami
Silenzio!

Il viaggio sei tu

Pomeriggio di ottobre
Fischio del treno
Si parte!
O si arriva?

Sei tu il viaggio,
la meta di un sogno e
il tanto desiderato ritorno.

Gioivo della pasta al pomodoro,
leggevo Cicerone in spagnolo
ascoltavo le voci della gente,
mentre passeggiavo senza meta

sulla Rua, oltre la Cattedrale fino al Tormes,
perdendomi libera fra i miei pensieri

sugli amori di oggi e quelli di ieri.

Era un tempo epico
di scoperta del mondo
sfidando il sonno
ballando in tondo...
Esausta ed estasiata

di sentirmi così amata.

Vuoto e scalzo il mio destino

Vuoto e scalzo il mio destino

seduta ad aspettare 

che mi colga la domanda:

che fare della mia vita?

Ruggisce il cuore 

stanco di pensare troppo

Nelle vene scorre 

l'immaginazione...

la maledizione dei poeti

Più in là

fluttua una nuvola rosa

rimbalzando contro l'orizzonte di cemento

Ascolto il vento

rumore di treni che si incrociano

Agire... partire... fuggire e poi?

Di nuovo demoni che mi sbranano dentro

Nessuna risposta

Pomeriggio di fine estate
Calo della temperatura

In giardino

Silenzio in chat
Si prepara l'autunno

Cerco conversazione

Nessuna risposta...

i bisticci dei bambini
Nell'aria di casa

Nessuna comunicazione 

Da lontano 

Vivere la distanza

Se tu fossi nell'aria,
respirerei a polmoni aperti
Se tu fossi nella pioggia,
uscirei e mi bagnerei tutta
Se fossi la luce del mattino,
ti aspetterei ogni giorno alla mia finestra
per godere dei tuoi baci sul volto.
Ma tu non sei qui!
Vivo la distanza da te
come un purgatorio in vita
fino a che arrivi il momento
che io imbocchi il sentiero
che mi condurrà da te,
se tu ancora mi cercherai.

Estate

Afosa, pigra e incantata
risuona di gioventù
la mia estate.

Cerco
un po' di ossigeno nell'aria straniera
che mi è più familiare

Ritrovo
i volti degli amici cari
e fra i loro sguardi mi sento di nuovo io...
come se non fossi mai ritornata a casa vent'anni fa.