Non resterò a guardare sulla porta
la nebbia all'orizzonte:
aprirò quella finestra sul retro
al tramonto
per ritrovare la via dei campi.
Dopo millenni
di carestia
affinerò l'udito
per riconoscere
il richiamo dell'amore
anche se proviene
da un bosco lontano.
Finalmente
dopo aver fiutato le tue tracce,
lupo solitario,
ti raggiungerò
e né tu né io saremo più soli.
Un giorno
staremo insieme
lo so,
lo sento
fra le pieghe
della quinta dimensione.
Non importa
se il tempo
ci sfugge,
se mille dubbi
mi assalgono
ogni giorno,
se siamo lontani
e soli.
Là ti ho visto
nella nebbia:
mi sorridevi,
eravamo felici.
E quando lo ricordo
dentro lo stomaco
volano
magiche farfalle.
Sto in gabbia.
So come aprire la porta
per fuggire,
di notte
quando il sonno
concede una tregua
agli audaci.
Attorno silenzio,
dentro
fuoco di gioia
che illumina la strada.
Scintilla che brucia
consumando
un amore
ancora
sconosciuto.
Angolo di passione
inesplorata
ribellione,
sostenuta
dall'immaginazione.
Non chiedere alla notte
le risposte che pensi
già di avere
La luna ti guarda spensierata,
non capisce perché ti arrabbi.
Sorridono gli sguardi innocenti
alla ricerca dei tuoi occhi,
sempre un po' assenti,
sbirciando fra le parole
di un quaderno o
di uno schermo.
Li rincontrano contenti,
conquistando la tua attenzione
che si era perduta
inseguendo un'emozione.
Ed è già ora di tornare!
Reale o surreale
quell'istante
in cui il tuo istinto
ha trionfato
e un desiderio
segregato,
mai liberato,
è fuoriuscito dal
vaso scoperchiato.
Un uragano
scatenato
nella quiete
del mio prato
poi di nuovo
l'equilibrio
ha ripristinato.
Si è spezzato l'incantesimo
del mondo parallelo,
da dove mi ero
rinchiusa senza cielo:
tu mi hai condotta via!
E' fuggito il mio pensiero
in uno spazio-tempo
con te vero e sincero.
Cada día
es un nuevo inicio,
en un purgatorio
cercano
en donde
las almas gemelas
se buscan
sin reconocerse.
Cuando consiguen
encuentrarse
se juntan
como si fueran
una
para siempre
aunque tengan
un destino
lejano.
Nascosti
dietro a uno schermo
seguono a distanza
generazioni chiuse
nella loro stanza.
Le vite che passano
inseguendo
concetti astratti
senza alcuna sostanza.
Subiscono
polemici
la circostanza
spaventati dalla fatica
o uomini senza idee,
vi fosse la curiosità
un po' più amica!
Sognare si può,
aiuterebbe anche
un po'
Di grandi ideali
c'è più che mai bisogno
Non solo di progetti reali
Ma anche di un grande sogno
L'abitudine
al qui ed ora
appiattisce
l'immaginazione
e allora è
senza scampo
ogni emozione.
Guidavo
in mezzo alla campagna:
nebbia bassa
sospesa nell'aria,
luce che
incendia di rosa
scende sui campi
e riposa
La favola vera
inizia così
dipingendo a strati
la sera:
chiudi gli occhi
davanti a un tramonto
e per magia...
il sogno
s'avvera.
