Stormir di foglie,
tempesta di sole e vento
penetra tra i capelli
seduta un momento
su di una panchina
al parco;
pensando a nulla
rapita dall'aria
che mi culla
e dal sorriso
di mia figlia:
basta poco
ed è meraviglia!
Stormir di foglie,
tempesta di sole e vento
penetra tra i capelli
seduta un momento
su di una panchina
al parco;
pensando a nulla
rapita dall'aria
che mi culla
e dal sorriso
di mia figlia:
basta poco
ed è meraviglia!
Quando canti,
mio cuore,
non attendere
che il sole si alzi!
In pochi istanti
vibrano
i tuoi gorgheggi
inaspettati.
Vivono gli amanti
di esuli piaceri,
memori sussulti,
riaffiorano più veri.
Emozionante pomeriggio con gli amici di Chez Mois in occasione del Dantedì 2021 on line. Letture, riflessioni critiche sull'immaginazione visuale nei canti della Divina Commedia, ma anche sulle meravigliose poesie di Mari Pellino.
Lieta di essere una di voi!
https://www.youtube.com/watch?app=desktop&v=sJYAR8emaSw&feature=share&fbclid=IwAR3wETz2dvBhMUMCrQOG1V3jDGP7bjCxvX61cFIwbq35yUsqqol1B0HUHyE
Senza te
ho provato sollievo:
tu te ne sei andato,
ma io, poi, mica ti volevo!
Mi hai lasciata
alla stazione,
come un treno senza fermata:
in un attimo sono invecchiata.
Incapace di emozioni,
inseguo le mie passioni,
involontariamente
nei tuoi ricordi impantanata.
Sogno un altrove
che non mi posso permettere.
E vi entro col pensiero
in punta di piedi
come quando da bambina
spiavo furtiva
la vita nei sontuosi alberghi
dalle finestre sulla strada,
o giocando a nascondino
saltavo la recinzione bassa
e attraversavo di nascosto
il giardino di qualche
elegante villetta.
È così che mi avvicino
a te, o Poesia:
sognando e sbirciando
da clandestina
nel mondo dei grandi
poeti estinti e viventi.
Affogo nel vuoto
di pensieri mancanti,
risposte assenti,
neanche un rifiuto
mi ferirebbe di più.
Manca ciò che non c'è,
vorrei ciò che manca.
Quando mi guardo
cosa vedo?
Vedo la nonna
vedo mio padre
vedo la zia
vedo mia madre...
Non mi conosco
se non nel riflesso
fosco
della mente,
come una me
un poco assente.
Vorrei trovarmi
in quello specchio
aggrapparmi
a quel sorriso
abbracciato
dai segni del passato
che ho già, forse, scontato.
Ci lasceremo
così come ci siamo trovati
Visiteremo distanti
i nostri sogni
esplorando la malinconia
di un orizzonte senza via,
lottando contro la normalità
come fosse anomalia.
Occhi insonni
spirito addormentato:
sopportare
il tormento di
un amore inappagato.
La tua voce
accarezza i miei sensi
uscendo dal telefono
più profonda
di quanto tu non pensi
come una brezza tiepida
in una giornata di sole.
Parole volanti
fra persone distanti
che vivono un amore
fatto di istanti.
No te asustes, no te preocupes: la noche alcanza esa casa lejana cerrar no puedo esa ventana. "Yo pensaré en todo", me dice...