Come sto?
Me lo chiedo e non lo so
Se fosse l'afa o la stagione
me ne farei una ragione...
Cerco e non trovo
soluzione:
vorrei cucire
quello strappo
che appare vistoso
sul mio drappo.
I miei pensieri
guardano lontano
ma nel quotidiano
mi impantano.
Come sto?
Me lo chiedo e non lo so
Se fosse l'afa o la stagione
me ne farei una ragione...
Cerco e non trovo
soluzione:
vorrei cucire
quello strappo
che appare vistoso
sul mio drappo.
I miei pensieri
guardano lontano
ma nel quotidiano
mi impantano.
E se fosse facile
Rinascere
Fra i pensieri?
Non di oggi,
Non di ieri.
Avanti
Vorresti camminare.
Apparve caro
Quello sguardo,
Rincorso
Anche senza
Un traguardo.
Eppure
Non era rivolto
A me
Nascondo
Il viso
Profondo
Mi fingo
Beato
E giocondo.
Dentro
Chiudo l'amaro,
Gioco...
Ma forse baro.
Quanto è bello
smarrire lo sguardo
oltre il balcone
nel blu davanti al caffè
a colazione
Passeggiata in riva al mare
sopra ciottoli pungenti
arrivare
più in là su baie sporgenti
Voci gustose
dei bambini all'ombrellone
giocano a carte
in una loro dimensione
Pensiero sospeso
nell'ozio della vacanza
Quanto c'è di bello,
non so se basta,
è anche ignorare
settembre e il telegiornale.
Ti parlerò del cielo
in una notte d'estate
sotto una brezza leggera
mentre piange le stelle.
Ti parlerò del mare
che balla sotto alla luna
desolato e intenso
come una ballerina cieca.
Ti parlerò di me
che aspetto te:
ogni attimo
riconosco quella sinfonia
di battiti
e a tratti
contemplo l'armonia
del cielo.
Tutti in carrozza!
Tutti sul treno che parte.
E io?
Saluto e sorrido.
Non riesco a salire,
li vedo partire.
Resto, non mi piaccio
Vedo il mondo
intorno a me
e immobile giaccio
Stormir di foglie,
tempesta di sole e vento
penetra tra i capelli
seduta un momento
su di una panchina
al parco;
pensando a nulla
rapita dall'aria
che mi culla
e dal sorriso
di mia figlia:
basta poco
ed è meraviglia!
Quando canti,
mio cuore,
non attendere
che il sole si alzi!
In pochi istanti
vibrano
i tuoi gorgheggi
inaspettati.
Vivono gli amanti
di esuli piaceri,
memori sussulti,
riaffiorano più veri.
No te asustes, no te preocupes: la noche alcanza esa casa lejana cerrar no puedo esa ventana. "Yo pensaré en todo", me dice...