E' nei momenti di stanchezza,
la sera,
che rifuggiamo la nostra solitudine
umana
cercando qualcuno a cui addossare idealmente
parte delle nostre fatiche quotidiane
Qualcuno irreale
che possa condividere quello che
altri non hanno saputo
Uno che possa aprirci le sue braccia
attenderci, ascoltarci, corrisponderci
nella debolezza, nell'ebbrezza,
nella mutevolezza
del corpo, della mente, del cuore.
Questo cerchiamo poco prima di dormire,
rimasti soli qualche minuto con noi stessi
senza mentirci, mentre stringiamo il cuscino.