È una Dea alata
apre le sue braccia
nuota
nell'aria bagnata
È un volo da bendata
seguendo una voce
lontana e tanto amata
È primavera di emozioni
vertigine violenta
turbinio di liberazioni
Finalmente attenta
a me stessa
senza inutili evasioni.
È una Dea alata
apre le sue braccia
nuota
nell'aria bagnata
È un volo da bendata
seguendo una voce
lontana e tanto amata
È primavera di emozioni
vertigine violenta
turbinio di liberazioni
Finalmente attenta
a me stessa
senza inutili evasioni.
Talvolta
il posto più travagliato
è la mia mente
ove combatto
draghi e tormente
e osteggio serpenti
di ottone colato.
rientro è mi svesto
della fatica odierna
delle umane relazioni
delle gesta e tenzoni.
mi chiedo
se dentro il malumore
mi devasterà
senza far alcun rumore.
se il mio malessere sarà vero
o solo malattia del pensiero,
se uno sguardo reale e sincero
infine, mi mostrerà il sentiero.
Non appena torno
a sapere di te
un nuovo sguardo
fiorisce
potente in me:
nel più freddo dei mondi
provo una gioia sincera
è già arrivata primavera!
Sorrido guardando le vetrine
indosso corsetti di trine
per aria disegno stelline
mi sento più attraente
ma non ho cambiato niente.
Canto per strada stonata
leggo storie mascherata
e più non mi vergogno
se adoro la cioccolata
con l'arancia caramellata.
In punta di penna
inseguo curiosa la vita
con passione infinita.
Dimentica la rabbia mattutina
di chi ti invidia e non ti ama,
chi ti vuole serva o concubina.
Abbi cura di te,
datti una carezza ogni mattina:
inizia bene la giornata, brioche
e un caffè con la schiumina.
Bacia tuo figlio
prima di andare a scuola
e di' con lui una preghierina.
Custodisci i tuoi sogni
amati e dona tanto amore:
è la miglior medicina!
Lascia andare
le tempeste di "no"
che hanno devastato
i boccioli del tuo giardino
Lascia che su di te
i sogni degli altri
scivolino
senza corroderti
dentro
Lascia che le tregue
diventino pace
e che i naufraghi di gioventù
riprendano impavidi il mare!
E quando giunge la notte
e ancora tarda il sonno,
incrocio il soave pensiero
di chi come me si culla
fra le sue stesse braccia
pur sapendo che
qualcuno
con grande premura,
in luoghi della Terra o del Cielo,
sta proprio pensando a me.❤
Piccolo Budda
con il cappellino
finalmente sei tornato
a giocare da bambino!
Un anno fa
il tuo banco disabitato
il silenzio
e la paura che urlava
nelle notti
di flebo e luci a neon.
Il pianto muto delle madri
nascosto dalle mascherine
il dolore asfissiante
del male riflesso
In quel volto ginuflesso.
Le preghiere dei fanciulli,
tenere onde del mare,
cullavano le veglie
amare
tenendoti per mano:
non potevi naufragare!
Le cicatrici a ricordare
che hai attraversato
quell'inferno
di aghi e di terrore...
Aquila nel vento
Volpe del deserto
nell'abbraccio dell'amore.
"E ora non potremmo essere
così felici per sempre?"
domandasti alla mamma,
che ancora ti veglia
con gli occhi bagnati
mentre fai la nanna.
Emblema della vita
la tua stessa ferita
Adesso sei qua
a chiederci
di trattenere la felicità,
come conquista quotidiana
in questa nuova normalità.
E' nei momenti di stanchezza,
la sera,
che rifuggiamo la nostra solitudine
umana
cercando qualcuno a cui addossare idealmente
parte delle nostre fatiche quotidiane
Qualcuno irreale
che possa condividere quello che
altri non hanno saputo
Uno che possa aprirci le sue braccia
attenderci, ascoltarci, corrisponderci
nella debolezza, nell'ebbrezza,
nella mutevolezza
del corpo, della mente, del cuore.
Questo cerchiamo poco prima di dormire,
rimasti soli qualche minuto con noi stessi
senza mentirci, mentre stringiamo il cuscino.
Come una grigia valigia
sopra le teste dei passeggeri
viaggia assonnata, scomposta,
stretta fra bagagli e pensieri
cerca ma non trova risposta.
Una mente che oltrepassa i confini
rotola, cade, si perde, si scosta:
vecchi e nuovi amici sempre vicini.
Se pure è passato il nostro tempo,
la guarigione è un miraggio lento:
lo stomaco sempre in fermento,
la malattia, in questo momento,
di assalti è un costante tormento.
L' aviatore è affascinante:
il suo volto è fine,
la divisa elegante.
Attraversa il cielo in un istante
Il suo ego non atterra mai:
è sempre in alto e distante.
L'aviatore come il marinaio:
arriva e riparte, senza sosta.
non si ferma, non dà risposta.
Quando giunge è sorprendente:
con sé porta un vento travolgente,
come le onde al largo delle Hawaii:
circuisce e colpisce indifferente.
E quando se ne va,
devastante tsunami,
danneggia e distrugge:
riduce cuori a rottami.
Respire buscando imaginación; por un segundo te soñé: fue una intensa emoción. El tiempo contigo se paró el afán de la vida desapareció. Es...