Talvolta
il posto più travagliato
è la mia mente
ove combatto
draghi e tormente
e osteggio serpenti
di ottone colato.
rientro è mi svesto
della fatica odierna
delle umane relazioni
delle gesta e tenzoni.
mi chiedo
se dentro il malumore
mi devasterà
senza far alcun rumore.
se il mio malessere sarà vero
o solo malattia del pensiero,
se uno sguardo reale e sincero
infine, mi mostrerà il sentiero.
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