Un giorno mi sono perduta
in colui che ha saputo toccare
le più intime corde del mio violino:
con delicatezza le sa suonare
andando contro al risaputo destino
con impeto mi solleva a danzare;
ma quando non ne ha voglia
mi sento riposta nella custodia,
debole come una nuda foglia...
Vorrei invece essere musicista:
subito riprendere quella melodia
e da padrona scendere in pista
leggera; scegliere le precise note
e lasciare la musica scivolare via
sulla sua voce, come una sinfonia.
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