Che bella Bologna a settembre!
Non c'è troppa gente e
non fa troppo caldo...
Sì respira aria di inizi,
emozioni per il futuro
ancora incerto
sui volti delle matricole.
Le mie, invece, sono emozioni
per gli antichi ricordi
di trent'anni fa:
spaesamento e curiosità
animavano le mie lunghe
passeggiate in città.
Venivo in treno,
andata e ritorno in giornata,
nessuno stravizio
tirando tardi in nottata.
Quanta paura
davanti a quelle grandi aule per gli esami!
Quanti sospiri decidendo
della mia vita fra questi vicoli
un po' malfamati,
ora con bei locali
alla moda rinnovati.
Vi ricordate, amici miei,
le divagazioni su ciò che ci attendeva,
le sfide e le passeggiate...
Io, che l'università l'ho vissuta
da pendolare,
non ho mai capito
cosa rendesse Bologna
per voi così speciale.
Sono dovuta partire
per poterlo scoprire:
straniera a Salamanca
ho scoperto la felicità
che dona la libertà
di crescere,
anche se l'affetto di casa
un po' manca.
Pochi soldi ma tanti sogni in tasca,
voglia di imparare e preziose amicizie,
ora lo so, nella vita è quel che basta!
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