domenica 7 giugno 2020

Ultimo giorno di scuola

Ridono i banchi 
fra forti schiamazzi
Domani si dorme
fuori è già giugno! 
Gli zainetti stanchi
le penne nel pugno
i ricordi nascosti
di mesi senza orme.

Lo scorso anno
bagnati e contenti
musica e pianti
nell'atrio della scuola 
i maturandi cantare
a squarciagola.

Ultimo giorno di scuola:
quest'anno niente rumore
la campanella è suonata
sono assenti gli studenti 
nessuno corre all'uscita
sorriso e lacrime silenti
la mascherina abbassata.

Lo schermo proietta 
la prof e i compagni 
ognuno che aspetta
un cenno: "E' finita!"
La classe ora appare 
così diafana e zittita.

L'estate è piena di attese,
speranze e discussioni
che rimangono accese.

Non è uguale imparare a distanza,
cosa ci mancherebbe in sostanza? 
Classe è quel mondo raccolto 
tutto racchiuso dentro una stanza
che da tempo ci è stato tolto.

Nessuna pacca sulla spalla,
abbracci con gli occhi
la vista ora si appanna 
"Arrivederci", diciamo.
E anche oggi la linea balla.




martedì 19 maggio 2020

Ho imparato a nuotare

Poco a poco
in me qualcosa è cambiato:
ho lasciato andare la fatica
ho aperto i pugni alla vita.

Ho vinto la paura di tuffarmi
mentre imparavo ad amarmi
per godere di più del mare,
invece che restare murata
nella mia stanza, disperata,
su me stessa raggomitolata.

Ho imparato a nuotare
annaspando a ogni ondata
contro tutte le incomprensioni
aggrappata a rinate emozioni:
finalmente il senso d'impotenza
ho chiuso a chiave nella credenza,
la rabbia, sepolta ormai sotto la sabbia
la forza della sopravvivenza
l'ho trovata oggi nella speranza.

Alzo determinata lo sguardo
oltre l'orizzonte prossimo
verso un nuovo traguardo,
come un sopravvissuto
che sa cosa ha rischiato
e torna da dove è venuto,
cresciuto dall'angoscia
che inerme ha vissuto.

Non ho più nulla
tra le mani,
aspetto di stringere la gioia
domani.



venerdì 15 maggio 2020

Tempo

Lucido lo sguardo
di chi vede lontano,
impotente la mia passione
poiché il tempo
fra di noi si frappone
Eppure vorrei andare,
ritrovarti e ballare.

Non domani,
non fra un mese:
altre stagioni dovranno passare
prima che i luoghi distanti
si possano avvicinare.

Ed io rimango qui a sedere
sfogliando pagine austere,
immaginando una vita più intensa
che sfugge alla noia,
libera dal tormento di questo rigore,
che il mio passato sfoggia
senza provarne, ormai, alcun timore.





mercoledì 13 maggio 2020

Tutto e niente

Passeggiata di famiglia
la prima volta 
dopo mesi
di isolamento.

Fra i noci e i fiori di campo,
di poco al di là della siepe
che divide il cortile,
oltre il confine di ciò che si vede: 
un'escursione e tanta confusione.

I bambini corrono allegri,
si rotolano a terra,
raccolgono erba
e la offrono ai cinghiali.

Guardano curiosi
le quattro galline e le ninfee
che galleggiano nel piccolo stagno.
Osservano la natura
con le sue sfumature
di papavero rosso e camomilla.

Lontano dal rumore,
lasciamo fuori i pensieri,
ascoltiamo il suono delle cicale
e stasera mettiamo in fila le lucciole.

Ed ecco quel niente
diventa tutto, 
durante l'isolamento:
un giardino nascosto,
una preziosa sorpresa 
da mostrare ai più cari 
alla fine del tormento.

lunedì 4 maggio 2020

Che gusto ha la libertà?

Che gusto ha la libertà?
Lo leggi negli occhi di un bambino
che pazientemente
per quasi due mesi
l'ha aspettata ogni mattino
Finalmente un assaggio:
già con la fantasia è in viaggio...
Rivedere la nonna,
seppur con la mascherina
è più emozionante
di una gita in collina.

Un nuovo mondo
di file e di distanza
ci aspetta fuori
Ma in casa e in famiglia
è tutto come era ieri
No, più atteso e profondo
Tutto si riempie di sostanza
come un abbraccio vietato
che con lo sguardo
hai già consegnato.



martedì 28 aprile 2020

Passeggiata notturna

E' l'aria della notte
che profuma di mistero
Il silenzio delle strade
sotto la pioggia.

Avvolto dal buio
vedi ciò che
non appare
alla fretta quotidiana
Dalle finestre esce
la vita delle case.

E mesto e invisibile
come un gatto nero
randagio
ti intrufoli in quell'intimità
ma poi scappi di nuovo
scegliendo la libertà.

lunedì 27 aprile 2020

Cieca di bagliore

Cieca di bagliore
sorda di rumore
vuota di crampi,
riempi tu
il mio sentire
di concrete parole!

Mostrami
la forza delle nuvole
mentre il cielo
fiorisce
sopra di noi
rosa di tramonto.

Cercami
anche stanotte
dove finisce
la strada sterrata
in fondo
alla scia di stelle:
proprio là
la mia nave
sarà atterrata!

Avrei voluto

Avrei voluto
danzare con le aquile
sulle vette delle montagne
Scuotere le nuvole
per innaffiare il deserto
Correre in motocicletta
per sfidare il vento
Avvistare un'isola
in mezzo al mare incerto
Cantare l'amore tormentato
destando un cuore indaffarato.


sabato 25 aprile 2020

Otium

Svegliarsi senza sveglia
all'ora che ci pare
nei giorni di festa
senza collegamenti
da presenziare.

Passare il pomeriggio 
in giardino
a inventare giochi nuovi
con il vicino
Neanche la rete
ci può  fermare
anzi, a pallavolo
possiamo giocare.

Noi tutti insieme 
anche oggi
senza fretta 
né di pranzare
né di andare
al sole a leggere
o a sonnecchiare 
Un po' di musica 
che esce dalle sbarre.

Un obbligo che 
si trasforma 
nell'opportunità 
di pensare e sognare
una vita più semplice
senza scappare 

Un paso atrás

Si acaba el día
y no te oigo,
no sé que piensas
bajo esa mascarilla.

Veo tus ojos
velados de cansancio...
mas no me atrevo
a adivinar que llevas adentro.

Ya es noche bajo tu cielo
mis estrellas no, no han salido
todavía.

En mi corazón
se queda el misterio
de lo que no has compartido.

Un paso atrás
me quedo
y te dejo encerrado en tu silencio.

No te preocupes

No te asustes, no te preocupes: la noche alcanza esa casa lejana cerrar no puedo esa ventana. "Yo pensaré en todo", me dice...