E quando giunge la notte
e ancora tarda il sonno,
incrocio il soave pensiero
di chi come me si culla
fra le sue stesse braccia
pur sapendo che
qualcuno
con grande premura,
in luoghi della Terra o del Cielo,
sta proprio pensando a me.❤
E quando giunge la notte
e ancora tarda il sonno,
incrocio il soave pensiero
di chi come me si culla
fra le sue stesse braccia
pur sapendo che
qualcuno
con grande premura,
in luoghi della Terra o del Cielo,
sta proprio pensando a me.❤
Piccolo Budda
con il cappellino
finalmente sei tornato
a giocare da bambino!
Un anno fa
il tuo banco disabitato
il silenzio
e la paura che urlava
nelle notti
di flebo e luci a neon.
Il pianto muto delle madri
nascosto dalle mascherine
il dolore asfissiante
del male riflesso
In quel volto ginuflesso.
Le preghiere dei fanciulli,
tenere onde del mare,
cullavano le veglie
amare
tenendoti per mano:
non potevi naufragare!
Le cicatrici a ricordare
che hai attraversato
quell'inferno
di aghi e di terrore...
Aquila nel vento
Volpe del deserto
nell'abbraccio dell'amore.
"E ora non potremmo essere
così felici per sempre?"
domandasti alla mamma,
che ancora ti veglia
con gli occhi bagnati
mentre fai la nanna.
Emblema della vita
la tua stessa ferita
Adesso sei qua
a chiederci
di trattenere la felicità,
come conquista quotidiana
in questa nuova normalità.
E' nei momenti di stanchezza,
la sera,
che rifuggiamo la nostra solitudine
umana
cercando qualcuno a cui addossare idealmente
parte delle nostre fatiche quotidiane
Qualcuno irreale
che possa condividere quello che
altri non hanno saputo
Uno che possa aprirci le sue braccia
attenderci, ascoltarci, corrisponderci
nella debolezza, nell'ebbrezza,
nella mutevolezza
del corpo, della mente, del cuore.
Questo cerchiamo poco prima di dormire,
rimasti soli qualche minuto con noi stessi
senza mentirci, mentre stringiamo il cuscino.
Come una grigia valigia
sopra le teste dei passeggeri
viaggia assonnata, scomposta,
stretta fra bagagli e pensieri
cerca ma non trova risposta.
Una mente che oltrepassa i confini
rotola, cade, si perde, si scosta:
vecchi e nuovi amici sempre vicini.
Se pure è passato il nostro tempo,
la guarigione è un miraggio lento:
lo stomaco sempre in fermento,
la malattia, in questo momento,
di assalti è un costante tormento.
L' aviatore è affascinante:
il suo volto è fine,
la divisa elegante.
Attraversa il cielo in un istante
Il suo ego non atterra mai:
è sempre in alto e distante.
L'aviatore come il marinaio:
arriva e riparte, senza sosta.
non si ferma, non dà risposta.
Quando giunge è sorprendente:
con sé porta un vento travolgente,
come le onde al largo delle Hawaii:
circuisce e colpisce indifferente.
E quando se ne va,
devastante tsunami,
danneggia e distrugge:
riduce cuori a rottami.
No te asustes, no te preocupes: la noche alcanza esa casa lejana cerrar no puedo esa ventana. "Yo pensaré en todo", me dice...