Nella notte,
lo intravedo
fra le pieghe dei sogni,
L'attesa di trovare
alla mattina
qualche insolita parola
al risveglio
e costruirci una storia.
E poi le giornate
scorrono piatte
senza notizie
oramai abituata
al muro che corre fra noi
senza poterlo scavalcare.
Ma talvolta, con fortuna,
attendo una fessura
che mi permetta di afferrare
la sua mano dura.
A volte soffro la distanza
sprezzante dalle mie illusioni
ma se mi fido
oltre l'apparenza
e chiudo le mie paure
in una stanza,
di intensi baci
la mia ricompensa.